Elettromagnetometria - Studio geologico Geosardegna

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Metodi

Elettromagnetismo VLF

I metodi elettromagnetici consentono una rapida misura della conducibilità dei terreni, consentendo l’individuazione di strutture sepolte, stratificazioni, agglomerati fluidi o melmosi anche a diverse decine di metri di profondità.

Tra le diverse tecniche elettromagnetiche quella VLF (Very low frequency) è particolarmente utile nella ricerca di acquiferi, individuando i disturbi tettonici in ammassi rocciosi dove la zona di fratturazione è più intensa con la relativa possibile circolazione di acque sotterranee. Queste indicazioni sono utili al fine di individuare il punto migliore per realizzare di un pozzo di captazione idropotabile.

La metodologia sfrutta il campo elettromagnetico generato da potenti trasmettitori radio militari che emettono onde su bande di frequenza molto basse (15-30 kHz). Tale tipo di bande radio è utilizzato per comunicazioni a notevoli distanze (ad esempio comunicazione con sottomarini) e il segnale è generato da corpi antenna molto lunghi con potenza di trasmissione elevate (300-1000 kWatt).

Lo strumento di misura utilizzato, di ultima generazione, è l’unità completa WADI VLF prodotto dalla ditta ABEM.

Il WADI utilizza la componente magnetica del campo elettromagnetico generato dai trasmettitori VLF operativi in molte paesi in Europa e nel Mondo;
ciascuno trasmette su frequenze ben precise e riconoscibili. Il campo magnetico generato dall’antenne trasmittenti è orizzontale con le linee equipotenziali circolari e concentriche attorno al corpo antenna e si propagano nello spazio penetrando anche nei corpi rocciosi in profondità dove vengono distorti dalle discontinuità presenti negli ammassi stessi.

Quando il campo elettromagnetico prodotto da un’antenna trasmittente a bande di frequenza molto basse passa attraverso una struttura tettonica locale (meglio se zona di fratturazione con acqua, o superficie in parte rimineralizzata) si genera un campo di corrente secondario localizzato e individuabile come anomalia dallo strumento VLF.
Lo strumento WADI VLF determina il rapporto espresso in percentuale tra le componenti orizzontale e verticali del campo. Siccome il campo primario generato dal trasmettitore è orizzontale, la lettura normale senza «valori anomali» deve essere zero; la deviazione dal questo valore di equilibrio è chiamata anomalia.

Campi di applicazione

  • Mappe di conducibilità

  • Ricerca di acquiferi

  • Studio di aree a rischio inquinamento

  • Ricerca di corpi metallici sepolti

  • Definizione aree inquinate

  • Individuazione di perdite in condotte idriche sepolte

  • Valutazione rischio archeologico

 
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