Resistività - Studio geologico Geosardegna

Vai ai contenuti

Menu principale:

Resistività

Metodi

Resistività

Nella prospezione geoelettrica il parametro fisico che si determina è la resistività elettrica delle formazioni che costituiscono il sottosuolo.
La geoelettrica si basa sul principio che le rocce e i terreni sono conduttrici di elettricità, e tale capacità di condurre corrente varia a seconda del tipo di roccia e terreno, delle sue condizioni (alterazione, fessurazione, porosità, ecc.), del suo contenuto d’acqua, del contenuto di minerali come solfuri e ossidi, dal grado di salinità dell’acqua contenuta nei pori.

Poiché l’indagine geoelettrica permette di ricostruire un modello interpretativo del sottosuolo, si può avere attraverso un utilizzo mirato della stessa una stima della stratigrafia a piccola, media e grande profondità e per la ricerca di accumuli idrici o minerari.

La prospezione geoelettrica consiste nella determinazione sperimentale del parametro della resistività apparente, attraverso misure congiunte di intensità di corrente elettrica inviata nel sottosuolo mediante una coppia di elettrodi infissi nel terreno, e di tensione ai capi di una seconda coppia di elettrodi, anch’essi in contatto diretto col suolo.

La tomografia elettrica è un metodo geofisico che permette di discriminare le caratteristiche elettriche di resistività e caricabilità nel sottosuolo e dei liquidi eventualmente presenti nei pori del terreno. La resistività dei terreni, delle rocce e dell'acqua eventualmente presente nei pori di queste presenta in natura una grandissima variabilità, di circa sei ordini di grandezza. Tale aspetto permette di discriminare terreni di diversa natura litologica e granulometrica, oltre che l’eventuale presenza di acqua nei pori del terreno. La resistività del terreno viene misurata applicando dalla superficie un campo elettrico nel sottosuolo e rilevandone la geometria, secondo la configurazione geometrica degli elettrodi di immissione della corrente e di misura della tensione.

I profili geoelettrici acquisiti permettono di effettuare un’elaborazione tomografica, che restituisce la distribuzione bidimensionale delle caratteristiche elettriche dei materiali indagati.

Campi di applicazione tomografia elettrica 2D:

  • studi per la ricerca di acqua;

  • modellazione degli acquiferi;

  • studi di vulnerabilità delle falde;

  • mappatura della permeabilità dei terreni;

  • monitoraggio ingressione marina nelle falde;

  • analisi bi-tridimensionale del sottosuolo;

  • controllo edifici lesionati

  • individuazione delle successioni alluvionali;

  • studi per la bonifica ambientale;

  • valutazione estensione e spessore discariche abusive;

  • monitoraggio e controllo dell’integrità dei teli di contenimento in vasche e/o discariche

  • valutazione del rischio archeologico;

  • studi pedologici.


 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu